Quasark675 Architetti Associati Trento grio-la-scatola-delle-favole-5

C'era una volta, o forse non c'è ancora, una scatola che poteva contenere tutti i sogni e le fantasie delle persone...

committente
Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento
luogo
Trento (TN)
anno
2013
dimensione
80 x 35 x 35 cm x tutti quelli che hanno storie da raccontare
stato
concorso di idee in due fasi – premio per il miglior design
Crediti:
con: arch. Faranak Javaheri
realizzazione: Falegnameria Zeni

Potrebbe iniziare così una delle infinite storie che si possono raccontare, intrecciando personaggi, situazioni, paesi lontani e vicini, in trame che hanno solo i limiti della fantasia. Le favole hanno da sempre un'importanza pedagogica e culturale fondamentale: possono rendere sconfinata l'immaginazione e contemporaneamente spiegare la complessità della vita, esemplificandola. Sono l'intreccio per antonomasia, perché connettono trasversalmente culture molto diverse; vivono di vite lunghissime avvicinando generazioni tra loro distanti nel tempo; mettono in relazione il mondo dei bambini con quello degli adulti. “L'intreccio” era il tema di fondo di questo concorso di progettazione di un elemento d'arredo in legno. E' interessante come la parola "intreccio", significhi materialmente l'unione a treccia, la concatenazione di elementi, ma definisca per estensione anche la trama di un racconto e dei suoi personaggi. Molti termini legati alla tessitura, come trama, ordito, intreccio, tessere, hanno esteso i loro significati al concetto di narrazione dove, ad esempio: “l'intreccio di una storia ne definisce la trama, si ordiscono complotti, si tessono le lodi dei personaggi”...

L'idea di progetto nasce dalla volontà di concretizzare in un unico oggetto questa ambivalenza di significati, realizzando un elemento che sia, contemporaneamente, complemento d'arredo, gioco, lampada e che racchiuda in sé funzioni diverse, ma tutte finalizzate al racconto.
GriO' è una “scatola per raccontare favole”.

Nell'Africa Occidentale, il compito di tramandare la tradizione orale è responsabilità dei Griot, coloro “che hanno il dono della parola”, che sono insieme cantastorie ed ambasciatori. Griò, scritto come si pronuncia, è un nome semplice e veloce da ricordare. Racchiude in quattro lettere ed un accento i significati che si è cercato di incastonare in un semplice parallelepipedo di 35 x 35 x 80 cm di legno di rovere e di acero: due alberi maestosi presenti nei nostri boschi, sotto cui è possibile sedersi ad ascoltare storie come all'ombra dei baobab della savana africana. E' un oggetto dalla forma elementare ma dai molteplici usi che può essere, allo stesso tempo, teatrino, lampada, seduta, comodino, strumento musicale, scatola dei giochi.
Il teatrino occupa metà del volume ed è composto da una serie di cornici consecutive che definiscono uno spazio da riempire. Ogni cornice presenta il lato inferiore sagomato ed insieme formano paesaggio stilizzato di forme sovrapposte, starà poi alla fantasia di chi racconta far diventare le onde un mare o una prateria, le curve una collina o la schiena di una balena. Su tre lati del teatrino sono presenti delle fessure dove poter introdurre personaggi, elementi o scenografie, che potranno essere stampati o disegnati e poi ritagliati.

Accompagna il racconto nell'altra metà del volume lo strumento musicale, formato da otto cilindri di legno di diverse lunghezze che potranno essere percossi per imitare dei passi o un cavallo al galoppo, la pioggia o il gracidare delle rane. Nel volume di rovere è presente inoltre un contenitore che, come una scatola dei giochi, contiene tutto quanto necessario alla narrazione: personaggi, cartoncini, disegni, matite e colori, giocattoli come soldatini o piccoli animali, e soprattutto i libri di fiabe.

Se posizionato verticalmente, Griò diventa uno sgabello su cui sedersi a leggere e favoleggiare, mentre una volta finiti i racconti può rimanere vicino al letto, come comodino e soprattutto come lampada di luce soffusa che aiuti a fare sogni tranquilli. Tra i due volumi di legno c'è una fascia che si può illuminare con un traforo decorativo tipico della Persia, omaggio alle "Mille e una notte" la favola delle favole.
L'oggetto è stato realizzato interamente in legno, a parte i distanziatori di metallo e le luci, utilizzando due essenze tipiche del Trentino. I materiali sono volutamente lasciati al naturale, visto che i colori potranno essere aggiunti dai personaggi e dalle scenografie.

In definitiva, Griò è un oggetto semplice ed utile, che vuol essere educativo e divertente, che vuol sembrare un moderno complemento d'arredo, con il profumo dell'organetto di un vecchio cantastorie per raccontare il fascino di un materiale vivo, antico e prezioso come il legno.
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