Quasark675 Architetti Associati Trento villa-della-regina-1

“TRA GLI ALBERI DI UNA CORTE SI MOSTRANO I GIALLI DEI LIMONI”. LA NUOVA MANICA PER L’ACCOGLIENZA DELLA VILLA DELLA REGINA DI STUPINIGI.

committente
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
luogo
Stupinigi (TO)
anno
2010
dimensione
Sup. netta 430 mq
stato
Concorso d'idee
Il progetto parte dall'idea di creare una struttura che rappresenti un collegamento naturale tra la Villa della Regina e i giardini all'italiana esistenti, creando al contempo un punto di vista privilegiato sulla città di Torino.
L'edificio di progetto si sviluppa su tre livelli. Dal piano strada avviene l’accesso alla struttura, mediante una scala che conduce al livello principale, posto a una quota superiore di circa un metro e dieci rispetto alla quota della Manica, che conduce verso la Villa della Regina. L'ingresso si configura come uno preambolo chiuso che non fa presagire al visitatore gli spazi e le vedute che andrà a scoprire nel percorso di visita. L’ingresso è illuminato da luce naturale zenitale, che filtra attraverso un licernario in copertura e illumina lo spazio vetrato che racchiude la limonaia, che diventa così elemento ordinatore dello spazio attorno alla quale si distribuiscono le funzioni di accoglienza e di ristoro.
Solo superato l'ingresso si ha la percezione del punto in cui ci si trova volgendosi verso le due grandi aperture di progetto che si configurano come inquadrature panoramiche sul giardino all'italiana e sulla città di Torino. Scendendo alla quota della Manica si arriva al livello propedeutico alla visita del complesso della Villa, da cui partono i tre principali percorsi museali di visita: l'accesso diretto ai giardini, mediante una grande apertura in asse alla vasca d'acqua; l’accesso alla Villa, attraverso la Manica di collegamento; l'accesso alla copertura salendo la scala interna aerea da cui si raggiunge il punto di partenza della visita ai giardini ed alla vigna retrostanti la fabbrica della Villa. A questo livello troviamo delle postazioni informatizzate per la divulgazione di elementi storici, il bookshop e i servizi esistenti. Il bookshop è illuminato dal patio interno ricavato nel terrapieno adiacente i servizi esistenti, patio che, dal lato opposto dell'ingresso, illumina anche la sala riunioni per il personale. Attraverso un'ampia rampa si può scendere al livello inferiore posto sul piano strada che conduce verso un grande spazio potenzialmente adibito a sala conferenze e mostre temporanee.
La copertura del nuovo edificio si configura come un terrazzo praticabile, sistemato con ghiaia chiara simile a quella già presente nel complesso con inserti di manto erboso. Dal piano della terrazza emergono i volumi vetrati del lucernario della limonaia e il volume di uscita della scala.
Tutte le superfici murarie esterne sono intonacate e dipinte dello stesso colore della villa ma con tonalità più tenue ad eccezione del volume in aggetto verso il giardino che che è rivestito in pietra grigia tipo pietra Lagos. Tutte le parti metalliche, ovvero serramenti e parapetti, saranno verniciati in colore bianco avorio; le pavimentazioni e le pedate delle scale saranno in marmo travertino o pietra o gress di pari tonalità.
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