Crediti:
con: arch. Juan Miguel Sanchez
Il progetto di concorso riguarda la riabilitazione del mercato della città costiera di Roquetas de Mar, nella provincia di Almeria nel sud della Spagna. Si tratta di un edificio risalente agli anni '70, che si trova in condizioni di conservazione non buone, ma presenta alcuni caratteri architettonici di interesse. Superando il concetto di alimentazione come pura attività basilare di natura biologica-nutrizionale, il “mangiar bene” si è convertito sempre di più in un punto di riferimento nelle attività legate al tempo libero, generando un'esplosione del turismo gastronomico ed alla cultura del cibo. La nostra proposta di un “Mercato didattico” intende promuovere il commercio, la gastronomia, la salute e la cultura, con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita della popolazione locale e l'attrattiva turistica della città, perché: Mangiar bene è un modo di intendere la vita tipicamente mediterraneo.
In fase di progettazione, abbiamo deciso di rispettare l'edificio originario nei suoi aspetti formali e funzionali, ripristinando parzialmente l'immagine del progetto originale, prevedendo una serie di interventi di ripristino e proponendo il recupero delle aperture e delle cancellate originali, delle porte e delle finestre sul perimetro.
La funzione commerciale verrà ampliata, riconvertendo la struttura in un mercato gastronomico-partecipativo che agli stalli di vendita ed agli spazi accessori affiancherà una zona di ristoro, dove partecipare ed assistere ad attività di cucina dimostrativa, degustazioni e presentazioni di prodotti ed altri servizi di interesse culturale e ricreativo. Sul lato sud del complesso emergerà inoltre un nuovo volume didattico che ospiterà un orto ed un'aula dove si potranno svolgere visite ed attività legate al ciclo produttivo, all'educazione alla nutrizione ed alla conservazione del pianeta. Questo elemento trasparente è orientato verso il centro della città ed è portatore di un doppio significato: da un lato ricorda che Roquetas de Mar fu il primo comune spagnolo ad introdurre le serre come tecnica di coltivazione; dall'altro invita alla riflessione sul futuro del pianeta e sulle tematiche di una sana alimentazione.
Sulle facciate sud ed est si troverà una seconda pelle in cemento traforata per proteggere l'edificio dal sole diretto delle ore più calde. Le aperture, che evocano il passato arabo della città attraverso una reinterpretazione contemporanea di un tema geometrico Andaluso, permettono di svelare l'edificio originale recuperato, creando interessanti giochi di luci ed ombre sui volumi del mercato. L'intorno sarà ripensato globalmente, tenendo conto del contesto urbano. La circolazione dei veicoli attorno al mercato sarà limitata, dando la priorità ad un sistema di aree verdi e spazi di riposo sui lati sud ed est. L'utilizzo di un sottofondo in sabbia gialla, simile a quello utilizzato nel vicino intervento de “los bajos”, garantirà una continuità armonica nella prosecuzione dello spazio urbano nell'intorno del mercato. Nella stessa ottica, saranno inseriti due grandi alberi di Jacaranda per evidenziare gli accessi all'area di mercato, come già fatto per il progetto sopracitato. La differenza di quota fra il livello del mercato e l'esterno, sarà risolta con un sistema integrato di terrazze, scale e rampe, che caratterizzi gli spazi esterni e li renda più fruibili.
Una delle priorità di progetto è stata quella di combinare criteri di sostenibilità tradizionali con l'utilizzo di tecnologie attuali. In questo senso la creazione della nuova “pelle” esterna sarà fondamentale per ombreggiare i prospetti più soleggiati, permettendo comunque la ventilazione naturale dell'edificio. La creazione di un giardino di palme attorno al complesso servirà come barriera e filtro naturale verso la trafficata via di Alicún, ombreggiando nel contempo il percorso pedonale ed i parcheggi. Le pavimentazioni in sabbia dell'intorno saranno di facile ed economica manutenzione ed eviteranno un eccessivo accumulo di calore. La fontana sul lato sud, pensata come continuazione delle gradonate del basamento, permetterà di rinfrescare l'aria. L'installazione di un impianto fotovoltaico in copertura contribuirà in maniera cospicua al fabbisogno di energia del mercato.
Per quanto riguarda gli spazi interni, è stato scelto di suddividere il mercato in due ambiti differenti ed interconnessi. Da un lato lo spazio destinato a mercato tradizionale (stalli di vendita), usato principalmente durante il mattino, formato da 26 posti di 30 mq ciascuno, suddivisi in moduli da 10 mq disposti in modo da creare brevi corridoi di percorrenza, alternati a spazi di riposo simili a piazze. La forma curva delle coperture degli stalli, rese traslucide dall'utilizzo di un soffitto teso in barrisol, ricorda il movimento delle onde del mare e si armonizza con i tegoloni di cemento del tetto dell'edificio. Affiancato all'area di vendita, si trova uno spazio ricreativo caratterizzato da un orario di utilizzo più ampio, dove mettere in relazione la gastronomia e la ristorazione, dominato dal banco gastronomia, a cavallo fra interno ed esterno, e soprattutto da un grandissimo tavolo comune, con oltre 70 posti a sedere, dove fermarsi a mangiare, bere e parlare, condividendo le esperienze. All'occorrenza le due aree principali possono essere suddivise con pareti scorrevoli e funzionare in maniera indipendente.