Crediti:
con: Studio Basso Architetti Associati, arch. Tommaso Farina, arch. Elettra Amadori
CONTESTO INSEDIATIVO
Il progetto per la nuova sede del Comun General de Fascia ha alla base l'obiettivo di realizzare un edificio, caratterizzato da una forte iconicità nel rispetto della tipologia edilizia locale, che risponda perfettamente alle esigenze funzionali richieste e che allo stesso tempo riesca a relazionarsi con il contesto insediativo e paesaggistico circostante, così da valorizzare l'intero ambito urbanistico di intervento nel quale si inserisce.
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA DEI VOLUMI
Il processo compositivo è scaturito da un'attenta analisi delle funzioni richieste che ha condotto ad una suddivisione in corpi funzionali distinti: da una parte i grandi spazi della sala riunioni multimediale e della sala de Consei General e dall'altra gli ambienti più contenuti degli uffici. L'edificio è stato così tripartito in blocchi funzionali separati e al contempo connessi fra loro dal grande spazio connettivo centrale. L'architettura del progetto ha mirato inoltre a conferire caratteri distintivi alle singole parti di un complesso edilizio che pure costituisce un continuum funzionale. La composizione delle facciate presenta infatti, per ciascuno dei tre corpi edilizi, un profilo formale indipendente. I due corpi laterali riprendono, seppure in maniera differente, gli elementi tradizionali dell'architettura vernacolare: il volume massivo degli uffici richiama la semplicità degli edifici storici locali, mentre il volume della sala consiglio si riferisce alla tipologia del tobià, che pone su un solido basamento in muratura una leggera struttura in legno. I piani superiori sporgono rispetto a quelli sottostanti. Il tetto a falde unifica l'intera composizione che, seppure con linguaggio contemporaneo, rispetta i valori della memoria. La contrapposizione tra pesantezza e leggerezza, pieno e vuoto, resistente e permeabile è fondamentale per poter tenere insieme l'immagine di solidità che un Municipio dovrebbe trasmettere assieme a quella di accoglienza della comunità verso la quale si apre e invita all'accesso. Il gioco irregolare di pieni e vuoti è definito dalla distribuzione interna. Se i corpi laterali vogliono suggerire l'idea di solidità e forza, il corpo centrale vuole invece essere leggero, trasparente e attraversabile. Il carattere generale dell'edificio si relaziona con il contesto nelle allusioni ai valori della tradizione locale oltre che nelle sue forme anche nell'uso dei materiali.
MATERIALI
La singolarità del luogo dove il manufatto si inserisce ha guidato e influenzato le scelte dei materiali di rivestimento che rimandano a quelli storicamente presenti e lavorati sul territorio. L'involucro esterno è definito con caratteristiche materiche differenti tra loro a seconda delle funzioni interne: la grande tradizione montana legata al tema del legno come materiale costruttivo e di rivestimento ha orientato la sua scelta per il corpo della sala del Consei General, declinandola in una soluzione molto espressiva, il legno idrofobizzato, che garantisce durabilità nel tempo e la cui colorazione scura bene si inserisce in un contesto verde e non troppo urbanizzato; le murature massive chiare del blocco degli uffici sono invece intrise di una forte materialità conferitagli dalla finitura in calce naturale, lavorata grezza. Tutti i materiali scelti sono naturali e richiedono costi di manutenzione contenuti.
IL CALORE DALLA TERRA
Dal punto di vista energetico, in ragione delle sue caratteristiche dimensionali, l'edificio presenta un rapporto S/V estremamente favorevole, pari a 0,23. Ad eccezione del volume in legno della Sala del Consei General, è previsto l’utilizzo di muri massivi in laterizio porizzato e di solette piene in cemento armato. L’edificio “Carbon Neutral”, spilla l’energia necessaria al riscaldamento ed alla produzione di acqua calda esclusivamente dall’energia accumulata nel cuore del terreno e completamente rinnovabile. L’energia assorbita geotermicamente dal terreno profondo viene così accumulata nella massa dell’edificio, che non prevede cappotti ma solo strutture a bassissima trasmittanza a livello passivo. La geotermia verrà alimentata dalle fonti rinnovabili quali il fotovoltaico riducendo i consumi. L’edificio massivo, alimentato da un ricambio d’aria passivo per mantenere il comfort abitativo, permette insieme alla geotermia di essere indipendente dalle condizioni climatiche esterne. Il taglio vetrato centrale con orientamento est-ovest, permetterà di portare la luce in profondità nelle parti centrali della struttura e, con un opportuno sistema di ombreggiamento/ventilazione, contribuirà con gli apporti solari al riscaldamento dell’edificio. Le restanti aperture sono volutamente di dimensioni più contenute e sfruttano la profondità del muro massivo per l’ombreggiamento passivo e per ospitare sistemi di ombreggiamento attivo.